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Visualizzazione dei post da maggio, 2021

Pedagogia: Giovanni Gentile

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GIOVANNI GENTILE: VITA Giovanni Gentile nasce a Castelvetrano, in provincia di Trapani, il 29 maggio 1875. Studente estremamente capace, dopo il liceo riesce ad entrare alla Scuola normale superiore di Pisa, dove ha i primi contatti con il pensiero hegeliano e con Benedetto Croce, con cui nasce un’amicizia duratura.   La laurea conseguita nel 1897 segna l’inizio di una brillante carriera universitaria che lo porta a ricoprire il ruolo di docente di Filosofia in diverse importanti università italiane. L’inizio del nuovo secolo segna un periodo di grande impegno e grandi realizzazioni per Gentile, che comincia ad imporsi come intellettuale di rilievo nel panorama italiano anche attraverso la collaborazione con l’amico Benedetto Croce, insieme al quale dà vita alla rivista La Critica, in cui si occupa di storia della filosofia. Gli anni ’10 segnano un periodo di svolta nella vita del filosofo: la pubblicazione di L’atto del pensiero come atto puro (1912) e de La teoria generale dello Spir

Pedagogia: Dal maestro al fanciullo

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Tra Ottocento e Novecento si manifestò un interesse più specifico per i mondo giovanile. Alcuni cambiamenti erano legati a processi di modernizzazione come l’incremento del lavoro industriale (anche femminile), la vita quotidiana, la diffusione di nuovi divertimenti come il cinema e gli spettacoli sportivi, la stampa periodica popolare attraverso la quale erano veicolati nuovi modelli etici e estetici. Altri cambiamenti erano sostenuti da un nuovo clima culturale caratterizza da un modo diverso di vedere la giovinezza: questa veniva vissuta come una particolare e felice condizione fatta di esaltazione della ribellione e dell’incoscienza . I giovani era presentati come “nuovi barbari” mossi da una traboccante energia vitalistica, venuti a redimere un mondo corrotto e conformista.  Lo scopo era quello di creare condizioni educative nuove per per superare consuetudini che sembravano ormai antiquate. Per quanto riguarda le ricerche scientifiche sono molto in rilievo gli studi compiuti da

Sociologia: La comunicazione

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Essa è l'anima della  società , infatti non può esistere senza  comunicazione. Ed è presente in quasi ogni  azione della vita quotidiana.  Nei processi di  comunicazione , i  significati  vengono messi in comune. Il significato è la rappresentazione  psichica e mentale di un oggetto. Un esempio è che il significato della parola "tavolo" è la rappresentazione mentale del tavolo.  Dunque con la comunicazione si mette in comune con gli altri le  rappresentazioni  mentali  degli oggetti e delle situazioni. Essa è la forma fondamentale d' interazione sociale , in cui i soggetti che interagiscono si scambiano dei significati.  Affinché si mettano in comune dei significati con altre persone ci devono essere delle  condizioni di base ,   senza le quali sarebbe impossibile comunicare. Esse sono: La presenza di un  canale , quindi che almeno due persone o soggetti sociali entrino in contatto tra di loro. I significati devono essere messi in comune, pertanto deve esistere un  me

Pedagogia: La scuola attiva in Europa

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                                          L'educazione "funzionale" Claparéde  fondò a Ginevra l 'Institut Jean-Jacques Rousseau . Fu un importante centro di innovazione sul piano dell'organizzazione pedagogica e un luogo di elaborazione della visione del processo educativo nei termini delle scienze dell'educazione.  Edouard Claparéde nacque a  Ginevra  nel 1873 da una famiglia della buona borghesia di fede religiosa calvinista. Si laureò in  Medicina  nel 1897 e nel mentre si era anche avvicinato alle  ricerche psicologiche  e aveva trascorso un breve periodo di studi a Lipsia. Creò la rivista " Archives de Psychologie " nel 1901, nella quale venivano pubblicati i suoi primi scritti. Nel 1904 divenne direttore del Laboratorio di psicologia sperimentale di Ginevra. In quanto  medico-psicologo si dedicò in particolar modo ai ragazzi disabili. Scrisse diverse opere come "Psicologia del fanciullo e pedagogia sperimentale". Divenne inoltre inse

Sociologia: La sfera pubblica

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La sfera pubblica non coincide con le istituzioni e le organizzazioni statali.  Alla sociologia interessa chiarire come tutti soggetti sociali si comportino di raccontare le questioni di rilevanza collettiva. Con  società civile  si intende l'insieme dei soggetti sociali che svolgono un ruolo attivo nel risolvere questioni di rilevanza collettiva. Essa non si sostituisce e non può sostituirsi allo Stato, infatti per esistere necessita di un ordine istituzionale. La  politica  è l'insieme di tutte quelle azioni, fenomeni e istituzioni il cui fine consiste nel  governare  i comportamenti e gli atteggiamenti collettivi, nel  risolvere  i conflitti e nel  gestire  una parte delle risorse che la società produce.  Qualsiasi soggetto sociale che voglia contribuire nei fatti e nei processi che riguardano l'intera collettività deve conquistarsi una posizione di potere. Inoltre è quella sfera in cui avviene la distribuzione del potere politico e la lotta per la sua conquista.  Ogni i

Sociologia: Welfare State e terzo settore

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Lo  Stato  al giorno d'oggi riconosce a tutti i cittadini il diritto a un livello minimo di  benessere , sotto al quale nessuno dovrebbe scendere. Essere cittadini significa godere di diritti per il solo fatto di esistere e di appartenere ad una nazione. I diritti che vengono garantiti dallo Stato si chiamano  diritti di cittadinanza .  L'idea moderna di cittadinanza nasce in  Inghilterra  nel XVIII secolo, quando vennero riconosciuti i  diritti civili  ai cittadini, ovvero relativi alla libertà individuale. Tra il XIX e il XX secolo la cittadinanza venne ampliata fino a includere i  diritti politici , ad esempio il diritto al voto. Successivamente venne riconosciuto il  diritto di accedere a livelli di reddito, di salute e di istruzione .  L'insieme di questi diritti che garantiscono ai cittadini una soglia minima di benessere vengono chiamati  diritti sociali.       L'insieme di tutti gli interventi pubblici attraverso cui lo Stato mira ad attuare i diritti sociali de

Antropologia: Creatività Cultura

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La  creatività culturale  è la possibilità di produrre qualcosa di nuovo o di dare un senso diverso a oggetti, abitudini, comportamenti, modelli culturali a disposizione. La creatività si sviluppa in diversi ambiti, come la tecnologia, la scienza e l'arte.  Ad esempio gli agricoltori del Kenya conoscono la Coca-Cola ma non viene utilizzata nell'alimentazione, ma è riservata alle cerimonie d'iniziazione maschile all'età adulta.  La creatività è l'accostamento di pratiche e significati allo scopo di produrre nuovi modi di vedere la realtà e ciò non rappresenta sempre un fatto strabiliante ma vi sono attività in cui questa è particolarmente evidente, come ad esempio la  festa .  Una festa è un evento di interesse collettivo motivato da una ricorrenza religiosa o civile.  Una festa, come anche il rito segna una rottura del corso ordinario della vita, ma vi è una  differenza  fondamentale tra rito e festa, che è bene sottolineare: Il rito ha un centro e una periferia, in

Antropologia: Pensiero magico e pensiero mitico e religione

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Nel tempo il concetto di  magia  cambiò parecchio: successivamente ai progressi della scienza moderna si iniziò a pensare che la magia fosse una credenza nella possibilità di cambiare a proprio favore il corso degli eventi e la natura delle cose con l'uso di speciali combinazioni di sostanze, associate a formule verbali e gesti.  Lo studio della magia come modo di pensare cominciò sistematicamente nell'Ottocento. L'atto magico veniva considerato come un'azione compiuta da un soggetto, con lo scopo di esercitare un'influenza di qualche tipo su qualcuno o qualcosa. La cosiddetta  magia nera  produce effetti negativi, invece la  magia bianca  effetti benefici.  James Franzer  (1854-1941) credeva che il pensiero magico avesse preceduto quello religioso. Inoltre egli aveva colto due modalità del pensiero magico: Imitazione : consiste ad esempio nella convinzione che se ci si veste con la pelle di un certo animale si è in grado di mimarne i movimenti e influire sul suo co

Pedagogia: La scuola attiva, John Dewey

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 John Dewey Con l'educazione nuova l'attenzione si spostò dal maestro al  fanciullo , dunque vi fu una rivoluzione. John Dewey fu il primo a esplorare nuove pratiche di  insegnamento , il loro ordinamento entro un quadro sistematico, filosofico e politico. Egli nacque il 20 ottobre 1859 a Burlington, in Vermont, successivamente studiò all'Università di Baltimora e dopo la laurea si avviò alla carriera universitaria, occupandosi di etica, logica e psicologia. Provò un crescente interesse per le tematiche dell'educazione, anche per la nascita dei suoi figli. Nel 1896 a Chicago fondò una scuola infantile ed elementare con una nuova concezione, facendolo diventare un vero e proprio  laboratorio di psicologia e pedagogia sperimentali , questo portò dissapori con le autorità e nel 1905 lasciò Chicago per andare a lavorare all'Università di New York, poco dopo pubblicò i suoi lavori più importanti "Democrazia e educazione", "Le fonti di una scienza dell'

Pedagogia: Maria Montessori

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Nacque a Chiaravalle il 31 agosto  1870 , si scrisse alla facoltà di medicina di Roma e si laureò nel 1896. L'anno successivo entrò nella  clinica psichiatrica  come assistente e si iniziò ad occupare del recupero intellettivo dei soggetti anormali, si documentò sulle esperienze condotte in Inghilterra e in Francia. Nel 1900 iniziò a dirigere la scuola magistrale ortofrenica di Roma, dove si avvalse delle sue innovazioni in una classe di bambini deboli mentali. Si laureò in filosofia e nel 1904 acquisì la libera docenza in antropologia. Nel frattempo capì che le sue innovazioni potevano essere impiegate anche con i bambini senza disturbi.  Nel 1907 fu incaricata di aprire dirigere alcune scuole infantili nel quartiere di San Lorenzo, chiamate  case dei bambini . Nel 1909 raccontò le esperienze del volume " Il metodo della pedagogia scientifica applicato all'educazione infantile nelle case dei bambini ", a cui fece seguito " L'autoeducazione nelle scuole eleme